1. Prima ipotesi sulle modalità di realizzazione del progetto
La realizzazione del progetto del sistema informativo informatizzato
di supporto per le finalità e attività dell'"Osservatorio della condizione
abitativa", per la sua complessità ed il necessario coordinamento, richiede una
articolazione per fasi in modo da poter essere avviato operativamente a partire dall'anno
in corso e proseguire per il completamento negli anni immediatamente successivi.
Una prima ipotesi di articolazione per fasi distinte è la seguente:
Fase 1 |
Completamento dellanalisi dei requisiti del
sistema, |
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Realizzazione di un prototipo di sistema informatizzato
per la gestione dei dati riguardanti la legge n. 431/98 che consentirà di analizzare il
livello di domanda nei confronti degli Enti pubblici, |
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Realizzazione della banca dati riguardante la
legislazione comunitaria nazionale e regionale di riferimento. |
Fase 2 |
Consolidamento dellesperienza prototipale, |
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Realizzazione di un sistema per il monitoraggio della
spesa regionale, |
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Realizzazione del sottosistema informativo per la
gestione del patrimonio immobiliare pubblico, |
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Realizzazione delle banche dati che consentano di
descrivere il contesto socio economico di riferimento. |
Fase 3 |
Realizzazione del sistema di monitoraggio degli Enti
attuatori, |
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Realizzazione delle banche dati che descrivano il mercato
immobiliare, |
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Realizzazione delle banche dati che possano essere di
supporto per la descrizione dellattività urbanistica. |
L'articolazione del progetto in fasi consentirà di poter avviare la
realizzazione in tempi ragionevoli e nel contempo di procedere nell'ulteriore sviluppo
degli argomenti di interesse e di testare la bontà delle soluzioni proposte.
Mettendo in relazione la proposta di articolazione del progetto è possibile effettuare
una ipotesi di lavoro di seguito indicata brevemente:
FASI |
INDICATORI |
Fase 1 |
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Il fenomeno abitativo |
Analisi della domanda pubblica, |
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Domanda proveniente da studenti universitari, |
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Domanda proveniente da categorie sociali deboli (anziani,
immigrati, portatori di handicap, ecc...). |
Il comparto delle locazioni |
Composizione del mercato (dimensione, incidenza del
comparto sullo stock abitativo, incidenza del mercato dellaffitto secondario -
locato periodicamente per motivi di lavoro, di studio o altro . sul patrimonio
complessivo), |
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Livello dei canoni del libero mercato e del canale
concertato, |
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Fondo nazionale di sostegno (domanda, fabbisogno), |
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Condizioni reddituali degli inquilini, |
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Livelli di incidenza dei canoni di locazione sui redditi, |
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Patrimonio di edilizia residenziale pubblica disponibile
in locazione. |
Il quadro legislativo |
Politiche fiscali, |
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Politiche edilizie, |
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Politiche abitative, |
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Strumenti normativi a livello regionale, |
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Assetto normativo comunitario. |
Fase 2 |
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Il fenomeno abitativo |
Analisi della domanda privata. |
Gli sfratti |
Provvedimenti esecutivi di rilascio emessi. |
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Sfratti eseguiti |
Il mercato immobiliare |
Andamento delle compravendite. |
Fase 3 |
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Il contesto socio - economico |
Saldo migratorio, |
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Flussi di spostamento verso luoghi di studio e lavoro, |
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Forme di integrazione e partecipazione sociale, |
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Andamento dei mutui, |
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Condizioni di lavoro e di occupazione, |
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Rapporto saldo migratorio/residente, |
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Occupati nelle unità locali, |
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Addetti, |
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Rapporto occupati addetti. |
Lattività edilizia ed urbanistica |
Nuove costruzioni, |
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Recupero, |
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Programmi per alloggi in locazione, |
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Modalità di realizzazione del rapporto pubblico/privato
(società di trasformazione urbana, ecc...), |
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Equipaggiamento infrastrutturale, |
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Messa in sicurezza del patrimonio edilizio. |
In questa ottica è possibile esprimere anche una prima ipotesi di
tempificazione della realizzazione del progetto prevedendo di realizzare la "Fase
1" nel corso dell'anno 2000, la "Fase 2" nel corso dell'anno 2001 e la
"Fase 3" nel corso dell'anno 2002.
La realizzazione del progetto seguendo questo modello consente:
- di effettuare una azione di sensibilizzazione sulle problematiche
da indagare,
- di realizzare moduli autoconsistenti che possano fornire delle prime indicazioni che,
sebbene parziali, diano un apporto significativo alla conoscenza sul fenomeno della
condizione abitativa,
- di testare l'efficacia delle soluzioni informative previste ed il loro eventuale
adeguamento alle esigenze conoscitive,
- di testare il modello organizzativo,
- di testare il modello dei flussi informativi.
L'architettura logica dell'Osservatorio è articolata su tre livelli:
- Livello nazionale,
- Livello regionale,
- Livello sub - regionale,
anche per quanto l'architettura fisica del sistema informativo sarà
opportuno articolare il contenuto informativo del sistema su livelli omologhi con un grado
di dettaglio crescente passando dal livello nazionale a quello sub - regionale per
consentire:
- facilità di aggiornamento delle basi dei dati,
- identificazione delle responsabilità degli aggiornamenti,
- risposte del sistema adeguate ai diversi livelli di competenze,
- risposte integrate del sistema per quanto attiene le necessità informative del livello
nazionale.
Vanno distinte, quindi, due principali funzioni che il sistema
informativo dell'Osservatorio deve garantire: da un lato l'aggiornamento continuo delle
basi di dati e dall'altro la consultabilità delle stesse con tutte le necessarie garanzie
di integrità, riservatezza ecc.
Per quanto riguarda il primo aspetto: "l'alimentazione delle basi
dati", soprattutto per le informazioni che hanno origine da procedimenti
amministrativi, gli Enti responsabili dell'attività amministrativa potranno farsi carico
dell'alimentazione del sistema con i dati di propria competenza seguendo procedure
informatiche confezionate per tale scopo.
In termini di architettura è possibile ipotizzare una architettura client (tutti gli Enti
che intervengono) - server (livello regionale) che possa garantire l'aggiornamento dei
dati e la loro elaborazione locale per le esigenze conoscitive del livello sub - regionale
e regionale.
Il successivo trasferimento dei dati opportunamente elaborati e/o sintetizzati dal livello
regionale verso il livello nazionale potrà avvenire con procedure batch e modalità di
file - transfer.
A livello nazionale potranno essere realizzate tutte le necessarie procedure informatiche
per l'integrazione dei dati regionali, per la loro elaborazione e successiva divulgazione.
Per quanto riguarda il secondo aspetto: "la fruibilità delle
informazioni", è possibile ipotizzare di utilizzare la rete Internet per consentire,
limitando i costi delle telecomunicazioni, un grado di fruibilità delle informazioni
realmente diffuso non solo per le Amministrazioni coinvolte ma anche per gli altri
eventuali soggetti interessati.
In considerazione della opportunità di dare avvio alla realizzazione
del progetto di sistema informativo per l'Osservatorio, soprattutto per quanto riguarda la
fase da realizzare nell'anno 2000, è possibile ipotizzare di valorizzare le esperienze
fin qui maturate a livello di singole Amministrazioni Regionali in modo da realizzare
tempestivamente un prototipo di sistema informativo.
Un primo contributo e disponibilità viene dalla Regione Piemonte
presso la quale è stato realizzato un sistema informativo informatizzato per il
monitoraggio ambientale "GAIA" che in termini logici e di soluzione sistemistica
si attaglia bene alla soluzione delle esigenze ipotizzate per la realizzazione del
prototipo per l'anno 2000.
Il prototipo, sulla base del modello concettuale disponibile e
trasferibile, potrà essere realizzato utilizzando:
- il motore di data base relazionale Oracle,
- gli strumenti di sviluppo Oracle sia per le applicazioni che per interfaccia Web,
- interfacce grafiche e GIS.
Anche per quanto riguarda il modulo del prototipo che riguarda la
legislazione si potrà utilizzare il "Catalogo" predisposto nell'ambito del
progetto "GAIA" che vede l'interazione di più regioni ed il Ministero
dell'Ambiente e la condivisione di tutte le informazioni di interesse generale quali
possono essere le norme emanate in materia.
Attività per l'anno 2000
Si suggeriscono due campi di indagine su cui avviare sperimentalmente
l'attività dell'Osservatorio, secondo un modello di stretta cooperazione
interistituzionale (Stato, Regioni, Province e Comuni).
1. Il fabbisogno di abitazioni in locazione e le politiche nazionali,
regionali e locali per aumentare il parco di alloggi da locare nelle aree a maggior
tensione abitativa.
2. La riqualificazione urbana. Analisi delle esperienze regionali e locali.
1.1. Il fabbisogno di abitazioni in locazione.
1.1.1. Per l'individuazione del fabbisogno di abitazioni pubbliche,
gli indicatori potranno essere elaborati sulla base dei dati raccolti dai Comuni,
riportati nel paragrafo 2.1.
1.1.2. Per valutare la domanda di sussidi alla locazione (art. 11 della L. 431/98), gli
indicatori potranno essere elaborati sulla base dei dati raccolti dai Comuni, riportati
nel paragrafo 2.2.
1.1.3. Per l'offerta di alloggi in locazione sul mercato privato (numero contratti
registrati ripartiti tra liberi e concordati), occorre che il Ministero dei LL.PP.
intervenga presso il Ministero delle Finanze, affinché si possa stabilire un flusso
informativo fra gli uffici del registro e le amministrazioni regionali).
Per l'attività dell'osservatorio nazionale i dati possono essere
raccolti ed elaborati dalle Regioni per ciascuna provincia e capoluogo di provincia, con
la creazione di indicatori da concordare con in un piano di lavoro annuale con il
Ministero.
1.2. Le politiche per aumentare l'offerta di alloggi in locazione.
1.2.1. Le politiche fiscali nazionali e locali (da definire).
1.2.2. Le politiche di incentivi e sussidi agli operatori del settore immobiliare:
- analisi delle esperienze già effettuate (edilizia agevolata in locazione permanente,
art. 9 della L. 493/93 e art. 8 della 179/92),
- simulazione di programmi che definiscano i possibili incentivi per favorire gli
investimenti privati su interventi convenzionati, che offrano alloggi a canoni
"concordati".
2. La riqualificazione urbana.
2.1. Analisi delle esperienze regionali in attuazione dell'art. 16
della L. 179/92, dell'art. 11 della L. 493/93 e di specifiche leggi regionali.
2.1.1. Esame comparato delle leggi regionali
2.1.2. Sintesi del tipo di interventi finanziati, dei soggetti beneficiari e delle risorse
destinate rispetto al complesso delle risorse regionali dal 1992 ad oggi.
2.1.3. Raccolta delle soluzioni procedurali sperimentate.
2.1.4. Elaborazione di un rapporto di valutazione nazionale da parte di una commissione di
funzionari nazionali, regionali e comunali.
Fonti e le modalità di raccolta dei dati per il primo anno di
attività.
La raccolta dei dati e l'elaborazione degli indicatori potrebbe
avvenire a livello regionale, tramite le strutture dell'Osservatorio attivate da ciascuna
Regione , con una prima scadenza a luglio 2000, data entro cui le Regioni possono
impegnarsi ad elaborare un rapporto relativo al 1999.
I dati dovrebbero essere trasmessi al Ministero con ripartizione
territoriale provinciale (Provincia e capoluogo), ad esclusione degli sfratti esecutivi,
che sono pubblicati dal Ministero dell'Interno. Per i dati sui contratti, occorre
pervenire ad un'intesa con gli Uffici del Registro, per la loro trasmissione alla Regione
competente.
2. Ipotesi di dati per la costruzione degli archivi regionali
2.1. La domanda di alloggi pubblici potrebbe essere censita attraverso
un modulo da far compilare a cadenza annuale dai Comuni, che richieda orientativamente le
seguenti informazioni, con riferimento all'anno precedente:
per ciascun bando valido:
- comune
- tipo di bando, generale o speciale
- numero e data del BUR su cui è pubblicato
- numero di domande valide
- numero di domande insoddisfatte
- assegnazioni del bando
- punteggio massimo delle domande
- numero di domande con punteggio massimo
- punteggio medio delle domande
per le assegnazioni fuori bando:
- numero di domande
- numero di assegnazioni
- motivazione dell'assegnazione, sfratto, casi sociali o altro,
- numero sfratti esecutivi
- numero di senza tetto, per calamità o altro
2.2. La domanda di sussidi alla locazione può essere censita
richiedendo ai Comuni di inserire in un sistema informatizzato tutti i dati della domanda,
come previsto dalla legge e dai decreti nazionali:
- dati anagrafici del richiedente
- composizione del nucleo familiare
- condizioni di particolare disagio
- reddito
- canone corrisposto
- tipologia catastale dell'alloggio
- registrazione del contratto
Con riferimento all'osservatorio regionale sono da reperire i dati
sulla popolazione, a livello comunale, suddivisa per classi di età, riguardante:
- i residenti
- il saldo migratorio
- il pendolarismo
Questi dati consentono di estrapolare indicatori che riguardano
per la domanda di abitazioni pubbliche:
- la domanda soddisfatta e non di alloggi pubblici
- la qualità della domanda di alloggi pubblici
- la domanda di abitazioni in situazioni di emergenza
- il monitoraggio sulle assegnazioni fuori bando
per i sussidi alla locazione:
- il numero degli aventi diritto in rapporto alle famiglie residenti, ripartito per fasce
di età, per professione, per incidenza del canone sul reddito, per categoria catastale,
ecc,
- il tasso di particolare disagio
- il contributo medio erogabile per famiglia
- gli scostamenti tra il contributo medio erogabile e il contributo massimo concedibile
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